La cartilagine è un tessuto molto elastico e resistente sia alla pressione, sia alla trazione, che ha il compito di favorire lo scorrimento armonico delle componenti ossee delle articolazioni del corpo umano. La cartilagine articolare è formata da cellule condrali, chiamate condrociti, che rendono liscia e levigata la sua superficie.
LE CAUSE
A causa di usura precoce da sovraccarico, come nello sport, mal allineamento degli arti inferiori o età, resistenza e levigatezza della cartilagine possono modificarsi e ridursi, arrivando alla degenerazione precoce del tessuto cartilagineo che riveste l’articolazione.
In base alla causa, le lesioni della cartilagine vengono distinte in:
- post-traumatiche o primarie (lesione condrale post-traumatica): da fratture o distorsioni. Sono più frequenti nei giovani e si associano anche a lesioni dei legamenti e del menisco
- secondarie o degenerative (lesione condrale degenerativa): da sovraccarico, sia nello sport sia nell’attività professionale, a causa di malattie metaboliche, deformità assiali delle ginocchia (varismo o valgismo), o età
Quando la lesione riguarda solo la cartilagine si parla di lesioni condrali; se la lesione interessa anche l’osso sottostante, si parla di lesioni osteocondrali.
SINTOMI
A seconda del tipo, dimensione e sede della lesione, o al coinvolgimento delle strutture adiacenti come menisco, osso o legamenti, i sintomi possono variare.
I sintomi più comuni alle lesioni della cartilagine sono:
- dolore a livello dell’articolazione durante sforzi o semplici movimenti
- gonfiore o limitazione del movimento
Se il dolore è acuto e l’articolazione si blocca, i sintomi potrebbero riferirsi al distacco della cartilagine dall’osso: staccandosi, infatti, la cartilagine forma corpi mobili endoarticolari, cioè all’interno dell’articolazione, che bloccano il movimento dell’arto.
Quando l’infiammazione del tendine si associa anche all’infiammazione della piccola borsa sinoviale (borsite della zampa d’oca) posta sotto ai tendini dei muscoli della zampa d’oca, il dolore può comparire anche a riposo e di notte.
TRATTAMENTO
Le lesioni condrali, se non trattate adeguatamente, possono portare ad artrosi anche precoce. Pertanto, i fattori da tenere in considerazione prima di valutare il trattamento sono l’età del paziente, la causa della lesione, la sede, il grado di gravità, le dimensioni, i sintomi e la richiesta funzionale del paziente.
In genere, i trattamenti più indicati sono:
Infiltrazioni di acido ialuronico: nell’articolazione interessata viene infiltrata una quantità di acido ialuronico che aiuta la lubrificazione della cartilagine. Alle infiltrazioni possono essere associate sia fisioterapia per il rinforzo muscolare sia terapia con farmaci antinfiammatori.
Si tratta di infiltrazioni di cellule staminali mesenchimali o PRP che favoriscono la rigenerazione del tessuto ma solo se la lesione è focale e non degenerativa, ovvero se è presente cartilagine sana residua sull’articolazione.
cHIRURGIA PROTESICA
Nelle fasi avanzate di degenerazione della cartilagine con danno osseo che ha causato artrosi, la sostituzione dell’articolazione o dell’area dell’articolazione danneggiata con una protesi, è l’unica soluzione efficace. L’intervento di sostituzione protesica può essere effettuato anche nei grandi anziani grazie a tecniche mininvasive.