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SINDROME FEMORO-ROTULEA

Quando la rotula, cioè il piccolo osso di forma triangolare posto nella parte inferiore dell’articolazione del ginocchio, per diverse cause si sposta di lato durante il movimento, l’attrito tra le superfici cartilaginee delle due componenti dell’articolazione del ginocchio, femorale e tibiale, aumenta. Lo sfregamento che ne consegue può portare a un precoce deterioramento dei tessuti connettivi, rischio maggiore di lesioni della cartilagine del ginocchio e, infine, artrosi precoce. La rotula ha la funzione fondamentale di permettere il movimento stabile di flesso-estensione del ginocchio, grazie all’azione contenitiva di legamenti (mediale e laterale), muscoli (quadricipite femorale), e cartilagine posta sulle due componenti dell’articolazione.

CAUSE

Lo spostamento della rotula che dà origine alla sindrome femoro-rotulea, può avere diverse cause, alcune congenite, altre post traumi o lesioni anche sportive. La forma delle ginocchia, per esempio le ginocchia valghe, cioè rivolte verso l’interno (a X), la posizione della rotula, oppure il muscolo quadricipite non tonico, il piede pronato, ovvero con il tallone più inclinato verso l’interno del piede (il pronatore tende a consumare la parte interna del tacco delle scarpe), sono tra le principali cause di stress femoro-rotuleo.

Infine, sessioni sportive affaticanti, con scarso tempo di recupero, traumi al ginocchio o legamentosi, come nel caso di rottura di legamenti, possono aumentare il contatto tra le componenti femorale e rotulea del ginocchio.

dIAGNOSI

La diagnosi avviene in due fasi:

  1. visita specialistica con anamnesi clinica, cioè la storia del paziente con eventuali traumi o attività sportive, e valutazione di eventuali difetti morfologici, cioè di forma delle ginocchia o di posizione della rotula
  2. esami diagnostici quali Rx, TC e Risonanza magnetica.
iL TRATTAMENTO

Il trattamento della sindrome femoro-rotulea varia a seconda dei casi, della lesione delle cartilagini e delle cause. In genere, il primo trattamento ha come obiettivo la riduzione del dolore e dell’infiammazione con farmaci antinfiammatori e infiltrazioni di acido ialuronico che permette alle due componenti di ridurre l’attrito. La fisioterapia, con esercizi mirati, invece, può aiutare nel caso di instabilità del ginocchio da scarso tono muscolare. In questo caso, gli esercizi avranno l’obiettivo di irrobustire le fasce muscolari che svolgono l’azione direttiva e contenitiva sulla rotula. Infine, se l’approccio conservativo, cioè non chirurgico, non ha risultati o non sono i risultati sperati, oppure la causa all’origine della sindrome femoro-rotulea richiede la correzione chirurgica, come nel caso delle cause congenite o traumi legamentosi, la soluzione è chirurgica.

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